Carissime & Carissimi
È un piacere aggiornare chi di voi non è venuto a Barletta del nostro 24° Incontro nazionale.
Come sapete, per la prima volta siamo scesi al Sud, cosa che a ben pensare dovevamo fare prima, per vivere il nostro Incontro nazionale. In altre mail avete ricevuto tutte le informazioni del caso e qui mi limiterò, anche per non subire le consuete critiche di chi si lamenta dei miei scritti troppo lunghi!!!, a parlarvi dell’accoglienza che abbiamo trovato e di alcune sessioni che sono in parte nuove per i nostri Incontri.
L’accoglienza è stata quella di cui sempre si favoleggia caratterizzare il Sud. E infatti sono stati, per noi nordisti, 3 giorni ricchi di amicalità, di ospitalità, di attenzioni del tutto particolari. Barletta, per i tanti che non la conoscevano, si è rivelata una città molto bella, ricca di storia, di monumenti, di sole e di mare! E naturalmente di una cucina deliziosa dove il pesce la fa giustamente da padrone. Insomma una cornice di grande suggestione a partire dal teatro dove si sono svolti i lavori dei 3 giorni e che ci ha accompagnato nel migliore dei modi.
Come sapete nella BAT, acronimo che sta per Barletta-Andria-Trani, le tre città che danno vita alla provincia BAT, il fareassieme di Parole ritrovate era arrivato già da parecchi anni, ma si era sempre tenuto ai margini del movimento nazionale. Lo scorso anno per una serie di vicende casuali ci siamo ‘ritrovati’ e subito è nata la voglia e la disponibilità da parte dei ’battiani’ di organizzare l’Incontro nazionale.
Un grosso impegno, tanto più per chi era alla prima esperienza. Ma un impegno che ha coinvolto tantissime persone, come è bello che sia, e che è riuscito a portare a casa un ottimo risultato.
Ringraziando di cuore tutti gli utenti, i familiari e gli operatori che per mesi hanno lavorato all’organizzazione, passo a raccontarvi dei lavori della nostra 3 giorni.
Giovedì pomeriggio. Come tutti gli anni la voce è quella degli utenti con le loro storie di recovery. Gli iscritti non erano molti, ma come sempre succede sentire le storie di altri amici stimola a parlare chi non lo aveva messo in conto e gli interventi non preparati finiscono per essere quelli più spontanei e commoventi. Insomma un ottimo inizio!
Venerdì mattina. Come sempre vanno in scena i gruppi. In tutto una quindicina, di cui 10 vengono dal centro-nord a testimonianza che la distanza non ha impedito a tanti gruppi di calare a Barletta. Ottimo segno! Naturalmente non potevano mancare i gruppi della BAT e il gruppo AMA della Sardegna, da tanti anni una cara presenza a tutti i nostri Incontri. Una bella carrellata, utile soprattutto per chi è per la prima volta a un nostro Incontro e che dalle esperienze dei vari gruppi può cogliere il senso del movimento.
Venerdì pomeriggio. Si parte con esperienze di recovery nell’abitare e nel lavoro. Utili a capire che quello che in tante parti di Italia suona impossibile in altre esiste e porta vita a chi aveva rischiato di perderla. Una vita che riparte da abitare e lavoro, indispensabili per essere cittadino della propria comunità.
Seguono esperienze di recovery nel mondo della scuola. Prato da anni è impegnato con successo a coinvolgere gli studenti e lo racconta con passione, compresa l’avventura indiana nata in quella città. Segue il fareassieme che entra in scuola quadriennale di psicoterapia orientata allo psicodramma. Un interessante matrimonio! Infine un fareassieme particolare che coinvolge adolescenti seguiti dalla neuropsichiatria della BAT, bambini di una scuola elementare e Lega Ambiente per dare vita ad un orto sociale dove i ragazzi seguiti dalla NPI diventano ‘docenti’ verso i bambini delle elementari e Lega Ambiente testimonia la presenza del fareassieme della comunità.
Altra sessione quella dedicata alla recovery che entra nei Servizi di salute mentale. Seguiamo con interesse quanto, se pur tra mille difficoltà, sta nascendo ad Alba in provincia di Cuneo dove prende corpo un progetto che vede la creazione di tante ‘micro-équipe’, dove l’utente è al centro con i suoi desideri e ha intorno operatori, familiari, persone del suo mondo sociale che condividono con lui un percorso di condivisione e di recovery che ha come obiettivo ultimo quello di portare nel clima dei servizi un paradigma di profondo cambiamento ispirato al fareassieme! Segue un intervento ancora dalla neuropsichiatria che mostra nella BAT di essere una presenza molto attiva e ‘vivace’, orientata alla recovery e al fareassieme, cosa non abituale solitamente in questa dimensione. E concludono il venerdì interventi di varie realtà pugliesi, da Lecce a Benevento, da Bari a Latiano e altre ancora che mi sono rimaste nella penna. Una presenza importante che testimonia l’interesse che l’Incontro di Parole ritrovate ha suscitato in Puglia fuori dai confini della BAT. Uno degli obiettivi che il nostro Incontro si era dato.
Sabato mattina. Primo spazio a un interessante confronto tra operatori e Esperti in Supporto tra Pari (ESP). Di ESP si parla sempre più spesso, ma altrettanto spesso non sono ancora entrati a pieno titolo nei Servizi e troppi operatori li vedono più come un ostacolo che come un prezioso valore aggiunto. Da qui l’importanza di dargli il ruolo importante che assumono nei servizi dove sono accolti come ‘colleghi’. Segue la presenza del fareassieme in altri mondi di fragilità. Un tema strategico che ci fa conoscere meglio quanto da anni si sta facendo in tema di problemi alcolcorrelati all’insegna del fareassieme, in Puglia, ma non solo, e come stiano nascendo tavoli allargati dove il fareassieme non finisce con la salute mentale ma si allarga a una molteplicità di disagi protratti nel tempo, disagi che dal fareassieme traggono non piccoli stimoli e vantaggi. Finiamo in bellezza con il fareassieme nel mondo. In questo caso tiene anzitutto banco il Giappone con cui Parole ritrovate ha da anni un rapporto di amicizia e di collaborazione. Guidati da Mai, l’amico giapponese che da 10 anni è il tramite di questo bellissimo rapporto, assistiamo a un video che ci racconta le ultime news dal Sol levante, partendo dal viaggio che in aprile 5 rappresentanti di Parole ritrovate hanno fatto in Giappone per favorire il mettere radici di Parole ritrovate e del fareassieme. Tanto che a maggio del prossimo anno si terrà a Tokyo il primo Incontro giapponese di Parole ritrovate. Un grande piacere! E alla fine gli aggiornamenti dall’India dove aspettiamo che si possa aprire ufficialmente la “Casa della Ricostruzione della speranza”, una struttura destinata ad ospitare 50 donne in uscita da un brutto manicomio e un Centro di salute mentale sul modello del fareassieme e della salute mentale di comunità.
La festa finisce con la presenza sul palco di tutti i ‘battiani’ che hanno permesso questi 3 giorni mentre sullo schermo campeggia un grande “Arrivederci al 2025”!!!
E dal vostro jurassico segretario
Baci tanti
Renzo
PS1
Cliccando su questo link qui sotto troverete un articolo apparso sul giornale online affari italiani che racconta bene il nostro Incontro corredandolo da alcune fotografie
PS2
Chi potrà/vorrà è incitato a partecipare alla call che terremo sabato 23 novembre dalle 9.30 alle 12,30 al link https://us02web.zoom.us/j/84756110868
All’odg qualche riflessione/confronto su Barletta e in particolare la decisone o meno di organizzare come negli anni scorsi una 2 giorni in presenza alle fine di gennaio 2025 per fare un bilancio del 2024 e soprattutto le iniziative da prendere per il 2025, compresa l’individuazione della sede dell’Incontro nazionale di Parole ritrovate dell’ottobre 2025.